skip to Main Content

Dalla costante ricerca di nuovi materiali sempre più performanti ed ecologici si è sviluppato e grazie a Ginger Krieg Dosier un nuovo materiale edile.

Prodotto in laboratorio e senza utilizzare grandi quantità di energia è basato sulla capacità di un batterio comune di crescere rapidamente fondendosi con la sabbia e creando un così un biocemento totalmente sostenibile. Il tutto a temperatura ambiente riducendo drasticamente la quantità di anidride carbonica prodotta nella realizzazione del cemento comune.

100714eco-friendly-bricks1-300x300 05122010-bricks

Il primo utilizzo è stato riservato alla costruzione di torri di trasmissione nel deserto: l’impasto, inserito in calchi industriali con dimensioni e spessori diversi, è servito per realizzare tutte le componenti della torre. Oltre alla riduzione dei rifiuti derivati dalla processo produttivo questo metodo ha permesso un più facile trasporto, i componenti infatti venivano assemblati in loco in seguito ad una asciugatura e indurimento risultati ottimali grazie al clima secco del deserto.
Ma la vera svolta è arrivata dalla recente collaborazione negli Stati Uniti con la NASA. Il laboratorio della stessa facoltà di Architettura, ha lavorato insieme alla NASA per cercare di tramutare il progetto del biocemento in un materiale realmente commerciabile.

984731880-460x300
Il nuovo composto, formato da batteri, lieviti, cloruro di calcio e urea, viene fatto solidificare grazie all’azione dei batteri che, nutrendosi di urea, attraverso una serie di processi biologici e chimici trasformano il calcio in cristalli fondendolo con la sabbia in questo caso proveniente da Marte. Il processo permette di ottenere un materiale resistente, durevole e in grado di essere autoprodotto in loco sfruttando sabbie locali.
Per ora è in progetto la sperimentazione negli Emirati Arabi.

(a cura della redazione)

Back To Top