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Ultimata nel dicembre del 2009 su progetto dello studio californiano XTEN Architecture, la Diamond House – intervento di ampliamento di uno studio di registrazione – sorge a Santa Monica, in California.

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Elemento caratterizzante del progetto è il rivestimento di facciata che, realizzato con pannelli in fibra di cemento tagliati al laser, presenta un disegno filigranato che produce particolari effetti di luce e ombra. Durante il giorno l’involucro appare come un enorme e sottile vaso di ceramica, dall’effetto “ricamato”, affascinante possibilità di come plasmare un materiale.

Il volume di nuova costruzione, meticolosamente posizionato tra la struttura esistente e l’imponente collina, crea attorno al fabbricato nuovi spazi all’aperto divenuti terrazza o braciere da esterno. La geometria della struttura è stata sviluppata seguendo i parametri imposti dal terreno ed articolata in modo da consentire il massimo spazio per gli ambienti all’interno.

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I pannelli in fibra di cemento che compongono il sistema di facciata – ancorati alla base dell’edificio mediante dei morsetti in acciaio – consentono durante il giorno la riflessione e la rifrazione della luce naturale. Nelle ore notturne un sistema di illuminazione nascosto dietro i pannelli traforati fa brillare l’edificio come una lanterna.

Il rivestimento non segue le pareti e le aperture della struttura, poiché si tratta di un sistema dotato di una sua propria logica, che crea una relazione dinamica sia con la geometria dell’edificio che con la particolare configurazione del terreno.

(Fabiana Cambiaso Università La Sapienza Roma)

 

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