Un progetto di trasformazione, con le semplici regole di home staging, tra interior design e scenografia. Cambiare ed armonizzare…
A fianco dell’autostrada del Brennero, sorge il nuovo quartiere generale Salewa, gruppo Oberalp: l’edificio si impone per la posizione, altezza, quasi 50 metri, e conformazione.
Immediato coglierne la bifaccialità: una grande trasparenza verso nord, con una facciata continua a cui si contrappone una protezione delle facciate est, sud, ovest, mascherate con una pelle cangiante di alluminio.
Gli 8500 mq di alluminio sono pannelli di dimensioni 60×120 cm, spessi 3 mm, con l’obiettivo di lasciare la superficie naturale, senza l’utilizzo di pigmenti per la colorazione. La soluzione ottenuta dà un particolare tipo di anodizzazione, è definita elettrocolorazione per interferenza, tecnologia non nuova ma finora usata solo per interni.
Il risultato è un aspetto cangiante, molto luminoso, con un’elevata gamma di colori, che varia a secondo della colorazione del cielo. L’aggiunta di forature con 5 diversi diametri permette inoltre molteplici combinazioni cromatiche studiate per fondersi con il panorama delle montagne circostanti.
Il sistema di aggancio dei pannelli è stato studiato in modo da consentire la rimozione di un solo pannello alla volta grazie a un profilo estruso, fondamentale in caso di interventi futuri di manutenzione e/o sostituzione.
Interessante è il raccordo sullo spigolo che separa la facciata rivestita in alluminio da quella in vetro: è stato ottenuto un taglio secco, importante per la lettura architettonica dei vari blocchi e delle superfici che li definiscono. L’andamento continuamente variabile di questa pelle è realizzato mediante una sottostruttura metallica fissata alle solette di calcestruzzo: staffe di lunghezza variabile consentono una inclinazione del rivestimento indipendente dalle retrostanti chiusure verticali, dove sono inserite le finestre degli uffici.
Il fabbricato ospita gli uffici, magazzini, negozi e una palestra d’arrampicata: quest’ultima si apre con un ampio fronte e pareti caratterizzate da diversi colori sia per le maniglie di appensione che per le finiture murali. La palestra d’arrampicata, insieme al parco pubblico, al bistrot, al centro fitness per i dipendenti e all’asilo aziendale (a disposizione, inoltre, per altre ditte della zona), evidenziano la funzione ambivalente del complesso che mette in comunicazione l’industria con la città e il territorio.
Questa caratteristica ha reso sin da subito il progetto candidato ideale per la certificazione “Work&Life” dell’agenzia CasaClima per edifici industriali, riconoscimento che non premia solo gli aspetti energetici, ma anche l’inserimento nel territorio a livello sociale e la qualità della vita nel mondo del lavoro.
Questa caratteristica, “energetica e sociale”, si legge inoltre nella conquista delle coperture: al più grande impianto fotovoltaico dell’Alto Adige (esteso quasi come 2 campi da calcio, che rende l’edificio in grado di produrre più energia di quanta ne viene consumata, circa 400.000kW/h anno), si affianca un tetto giardino.
(Fabiana Cambiaso Università La Sapienza)