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In Canada, nell’Upper Kingsburg, in un antico villaggio vicino a Halifax, Sliding House: una casa per le vacanze concepita come una scatola elementare, intagliata e scavata con incisioni che ne alterano la simmetria, con effetti di instabilità e di falsi dinamismi. Una costruzione sorella dei fienili di quel lembo di costa canadese che scivola verso il mare e, nello stesso tempo, si appropria del terreno in profondità, esprimendo un senso di appartenenza con il paesaggio primitivo della Nova Scotia. La casa è appoggiata a terra come una nave sul mare, un po’ sprofondata e un po’ sospesa, come in attesa di un’altra onda che la sospinga giù verso il mare che si trova lì, a meno di cinquecento metri.
La casa sta per salpare: la linea del tetto corre parallela alla pendenza del terreno e l’effetto visivo è che la casa è sul punto di scivolare verso l’oceano, come una nave pronta a lasciare il bacino di carenaggio. L’inclinazione del tetto esalta quella della collina che, in realtà, è di soli sei gradi. Rivolta fieramente verso il mare, il fronte ovest della casa mostra un’espressione ambigua, quasi antropomorfa, come un volto atteggiato in una curiosa smorfia asimmetrica.
L’occhio orizzontale che la sormonta è una loggia semplice, di foggia nautica, interamente di legno, come tutti gli interni della casa. “Louis Kahn” ricorda Brian MacKay-Lyons “pensava che un edificio non dovesse avere più di due materiali, di cui uno era il vetro” e questa superba casa è concepita in quello spirito di semplicità che è profondamente radicato nel modernismo americano; e che, oltre all’architettura di Kahn, riguarda l’arte di Sol LeWitt e la musica di John Cage, che furono entrambi giovani frequentatori del Nova Scotia College of Art and Design University. Sliding House è un monumento elementare, una costruzione sorella dei fienili e delle costruzioni rurali di quel lembo di costa canadese che scivola verso il mare e, nello stesso tempo, si ‘conficca’ nel terreno in profondità, esprimendo un senso di appartenenza e di comunione con il paesaggio antico e primitivo della Nova Scotia.
L’edificio nasce da un incontro tra David Peters e Rhonda Rubinstein, coppia di creativi con figlioletto, Dashel, e Brian MacKay-Lyons, architetto di talento che appartiene a una famiglia con radici secolari nella regione di Halifax. Sette anni fa la coppia decide di costruirsi una residenza estiva in Canada e Peters si rivolge a Brian MacKay-Lyons, che conosce da trent’anni e per cui ha lavorato come grafico e come progettista del sito web dello studio. David e Rhonda acquistano dall’architetto un lotto di terreno nell’Upper Kingsburg, un antico villaggio (fondato nel 1750) vicino ad Halifax, dove MacKay-Lyons possiede un terreno di una ventina di ettari su cui ha già costruito, in 25 anni, 12 case. La coppia chiede un progetto rapido e relativamente economico per una casa per le vacanze di circa centocinquanta metri quadrati, e MacKay- Lyons, con il socio Talbot Sweetapple, immagina un parallelepipedo intagliato e scavato con incisioni che ne alterano la simmetria e conferiscono un effetto di instabilità e suggeriscono accenni di falso movimento. Sul lato nord, la casa si protegge dai venti freddi con uno spessore consistente, una grande camera d’aria in cui sono alloggiati le scale, i servizi, la cucina con il camino. Sul lato opposto, verso sud, una finestra a nastro apre al sole del mezzogiorno, e alla vista dei prati e dell’oceano, con un ambiente che è a metà tra il soggiorno e la veranda, un habitat estivo protetto e accogliente, una passeggiata panoramica che termina, su entrambi i lati brevi, con due logge affacciate sul paesaggio.
La struttura è in legno, le pareti esterne sono interamente rivestite da una pelle continua di lamiera ondulata, un materiale industriale, freddo, che contrasta con gli interni in pioppo.
L’effetto delle centinaia di assicelle di pioppo, dalla colorazione che varia tra il rosso, il decolorato e lo sbiancato, genera un pattern intenso con effetti Optical, nell’ipnotica totale uniformità di pavimenti, pareti e soffitti.