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Vivarium, a Bangkok, da industria a ristorante fusion, dallo scheletro di una fabbrica un riadattamento e un riuso con atmosfere industriali insieme al calore del legno.

 

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Un ristorante divenuto in poco tempo uno dei più rinomati dell’intera Bangkok, figlio di un progetto che si potrebbe definire di architettura del riuso adattivo.

Nella metropoli thailandese lo studio di architettura Hypothesis e Stu/D/O Architects ha riportato a nuova vita un complesso industriale ormai dismesso, trasformandolo in Vivarium, un polo culinario dove gustare le migliori specialità giapponesi e thai. Il punto di partenza è stato un vecchio magazzino industriale, rimasto praticamente inalterato nella parte strutturale di colore prevalentemente bianco.


Un progetto di riuso low cost ma di grande impatto visivo, realizzato tenendo ben presente la validità di dictat fondamentali e sempre più utilizzati anche in termini di interior design, soprattutto se creativi: riduzione dei costi, riciclo dei materiali e riuso di quelli pre esistenti. In tal senso a rafforzare ancora di più il concetto è la presenza all’interno dell’area di 600mq, di oggetti trovato in loco e investiti della rinnovata identità di complementi d’arredo come porte di ferro, tubi in acciaio, radici di alberi.

UN PROGETTO,  UN’IDEA FORTE, UNA SOSPENSIONE REALE TRA OLD AND NEW 
Elementi ai quali è stata data nuova vita dipingendoli con il colore rosso dell’antiruggine e facendone il fulcro del progetto di interior del ristorante che appare come un terrarium, ovvero “un contenitore per la vita”.

L’ interno è abbellito da una vegetazione intensa che popola la parte superiore dello spazio arricchito anche dalle creazioni in ceramica di Yarnnakarn Art and Craft Studio. Oltre che della ristrutturazione, gli architetti di Hypothesis, già noti per il loro approccio al riuso adattivo, si sono occupati anche della realizzazione del brand e del concept, scegliendo il colore rosso come filo conduttore per comunicare la nuova energia che caratterizza Vivarium.

 


Il progetto è stato vincitore della categoria Bars & Restaurants di Inside, world festival of interiors 2015.

Un luogo da sogno, futuristico ma che affonda la propria identità su ciò che già c’era, per non dimenticare il punto di partenza. Da non perdere se avete in programma un viaggio a Bangkok e amate cucina fusion e interior design green.

Credits: Pakkawat Paisitthawee

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