In Italia, il riscaldamento a biomassa è un settore in costante crescita, rivalutato attraverso una serie di ricerche e…
Osservando la soluzione in pianta ci si accorge subito che la casa più che aderire a una pratica di tipo anzitutto ‘compositivo’ tende a privilegiare il concetto di percorso, a enfatizzare la fitta piantumazione di alberi ad alto fusto che la separano dal mare e ad aprirsi verso quest’ultimo grazie alla grande piscina che si pone come uno specchio d’acqua che accoglie nei due lati corti, circondati dal verde, propaggini ‘naturali’ nella forma di significativi speroni di roccia zigzaganti, che ne frammentano magicamente il perimetro per entrare nello specchio d’acqua.
La casa si offre quindi come quinta conclusiva alle spalle del paesaggio disegnato e costruito, e qui offre viste e scorci ben distribuiti nel suo lungo sviluppo che trova come retro la collina e una parete cieca di sostegno al salto di quota che enfatizza il ruolo della costruzione quale riuscita addizione architettonica in chiave paesaggistica. Le nude facciate di pietra a conci irregolari, che si ritrovano anche negli interni, sono segnate da ampie aperture regolari oscurate da ante a listelli lignei verticali. In corrispondenza dello spazio living, il retro cieco si apre verso un patio alberato; si crea così nel soggiorno l’effetto di uno spazio passante, contenuto sui due lati rispettivamente dal verde e dallo specchio della piscina (sessanta metri di sviluppo lineare) che anticipa e sottolinea l’orizzonte del mare.
Dopo la zona pranzo, organizzata in un ambiente che si spinge verso l’esterno, creando una piccola corte con il soggiorno prospiciente, la grande cucina e altre stanze per ospiti, il percorso interno piega in diagonale per congiungersi alla grande Spa conclusiva che arretra rispetto al frastagliato andamento lineare del corpo di fabbrica precedente, di cui costituisce parte integrante, per organizzare in modo più appartato la zona dedicata alla cura del corpo.
Qui una piscina coperta anticipata da una vasca idromassaggi si spinge in modo dinamico verso il giardino per articolare alle sue spalle gli ambienti dedicati ai massaggi, sauna e bagno turco, per poi congiungersi a un’ultima zona open space, dove la palestra si affaccia tramite una vetrata continua a tutt’altezza verso la luminosa lounge dedicata al relax e all’incontro, fornita di un bar attrezzato di tutto punto. Un luogo collettivo dove la pietra del fronte prosegue a livello di rivestimento parietale, sottolineando il legame interno-esterno, sino a trovare la parete in travertino, che incornicia la zona fitness e annuncia le essenziali geometrie degli spazi più privati.