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Giunge a capolinea la tortuosa vicenda dell’edificio a La Coruña destinato ad ospitare il Museo Nacional de Ciencia y Tecnología (MUNCYT), confinato dagli inizi degli anni ’80 a Madrid nell’antica stazione ferroviaria di Delicias.

Museo a La Coruña

Vincitore del premio Arquitectura Joven della X Biennale spagnola, nonché tra i selezionati del prestigioso premio europeo Mies van der Rohe, il progetto della nuova sede del museo è un prisma di vetro firmato dagli architetti Victoria Acebo e Ángel Alonso dello studio spagnolo ACEBOXALONS. Nato inizialmente come pinacoteca e conservatorio di danza (centro delle arti), ed ancora incompiuto all’interno, l’edificio diventerà presto museo nazionale. Superati di recente gli ultimi ostacoli, stanno per esser avviati gli imprescindibili lavori di adattamento e di urbanizzazione del contesto.

Museo a La CoruñaIl prisma di vetro si compone di due edifici contenuti all’interno di uno stesso volume in cui si sviluppano attorno ad un tronco comune spazi che, in sei differenti altezze, ricordano i rami di un albero. Tali spazi si presentano come grandi cassetti di cemento in grado di accogliere esposizioni di pezzi di grosse dimensioni.

Museo a La CoruñaLa tecnica di costruzione del edificio è pervasa dell’idea di dualità. La forma di calcestruzzo, con lastre solide e travi a parete di grandi dimensioni, poggia su un perimetro di metallo frammentato che adotta un carattere di maglia affinchè la trasparenza esterna esprima il volume interno. La struttura del museo è costituita esclusivamente da vetro stampato e calcestruzzo modellato da casseri in legno. L’interno della forma, il conservatorio, adotta materiali artificiali morbidi e colorati, come gomma e tappeti, coadiuvando sia l’espressione dell’illuminazione artificiale, sia un’idea di rivestimento, i cui strati di fatti forniscono il necessario isolamento acustico. Nello spazio tra il calcestruzzo e il rivestimento si dispongono gli impianti, distribuiti attraverso nucleo centrale. La pelle esterna forma e combina giochi di trasparenze.

Museo a La Coruña

Le diverse proprietà del vetro, a secondo della diffusione, trasparenza e rifrazione, provocano connessioni, distorsioni, divisioni differenti a seconda della posizione dello spettatore, affinché l’unità di lettura si decomponga in un’immagine complessa e multipla. La parte lenticolare riassume il carattere duale del progetto, in modo che a seconda di dove si guarda è Museo o Danza, trasferendo sull’involucro la natura eterogenea dell’edificio.

(Fabiana Cambiaso – Università La Sapienza)

 

 

 

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