Il Salone del Mobile 2023 è pronto ad essere un grande catalizzatore culturale. Grazie alla sua forza vitale positiva…
Luce, estetica e funzionalità
STICK COLLECTION una famiglia di prodotti nati dalla collaborazione con il duo designer Studiopepe.
L’attenzione di Studiopepe tutta rivolta al design e alla ricerca, con un approccio multidisciplinare che include l’architettura e l’interior design, pone sempre molta attenzione e sensibilità al prodotto.
Così anche in questi corpi luminosi di Contardi, ritroviamo il linguaggio utilizzato per il design, stratificato ed eclettico, che unisce visione poetica e rigore progettuale.
Contardi azienda italiana di lampade, leader nello sviluppo di soluzioni di luce su misura e su grande scala, per progetti hospitality di lusso, ha scelto loro per far disegnare la collezione Stick.
Contardi declina il suo consolidato approccio sartoriale riconosciuto lezione dei materiali e delle finiture utilizzate, nella scelta delle più innovative tecnologie LED, in un prodotto anche residenziale che coniuga fascino estetico, decorazione e funzionalità.
Il fascino della luce nella nuova collezione di corpi luminosi Stick di CONTARDI LIGHTING design Studio Pepe
I faretti offrivano una luce poco scenografica, oggi si preferisce dare valore a fasci invisibili di Led, che si dirigono verso il soffitto o il pavimento.
Il tutto nel segno delle tendenze illuminazione di questi ultimi anni.
I mood lighting diventano racconti che esaltano e definiscono gli angoli e le stanze di un’abitazione, la luce è un prezioso strumento per l’architettura d’interni, con l’illuminazione corretta si può rendere interessante, quello che di solito è solo un passaggio, tra diverse parti della casa.
Niente è da tralasciare
Vogliamo essere trasversali nelle soluzioni che possiamo offrire contemporaneamente per i diversi ambienti.
Pensiamo che tutto sia modulabile, variabile e compatibile.
Alla Contardi piace definirsi innovativa
La dettaglio, la finitura, la commistione tra moda e mondo del tessile. Così, ascoltando le mie parole, l’editorialista aveva definito Contardi: “The couture of contemporary lighting”. Una bellissima definizione che abbiamo utilizzato più volte.