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Area Porta Romana, il distretto urbano dedicato al coinvolgimento culturale della zona 4 di Milano, ha organizzato presso la Palazzina Liberty in Largo Marinai d’Italia, in occasione della Milano Design City, l’evento “La cura come tema per l’innovazione”, iniziativa che ha visto come principale relatore Fulvio Irace.

Un momento della conferenza

Una giornata dedicata al coinvolgimento del grande pubblico in una riflessione collettiva sui progetti sostenibili di trasformazione urbana che hanno interessato la città, nello specifico la zona 4 di Milano e quelli che andranno a rivoluzionarla nei prossimi anni senza stravolgerne la fisionomia.

L’esempio virtuoso di Largo Marina d’Italia: quando la riqualificazione urbana diventa sostenibile

Focus della giornata di studio è stata l’analisi architettonica e storica da parte di Irace del progetto realizzato da Luigi Caccia Dominioni e dallo scultore Francesco Somaini negli anni ’60, che portò alla trasformazione dell’ex area del mercato ortofrutticolo di Largo Marinai d’Italia in una zona verde pubblica. Una vera e propria case history in positivo, che ha saputo progettare uno spazio pubblico moderno e funzionale. Il parco di Largo Marinai d’Italia Irace lo descrive come “un’invenzione urbana”.

Largo Marinai d’Italia, com’è oggi

 

Fulvio Irace

“Quello di Caccia Dominioni e Francesco Somaini fu il progetto di un parco-monumento. – ha spiegato IraceAlla vigilia dell’epoca della contestazione giovanile la loro fu una proposta visionaria e rivoluzionaria: incendiaria si direbbe perché bruciava in un fuoco creativo ogni antiquata idea di cosa potesse essere un monumento. Di questo grande fuoco è rimasta oggi solo una scintilla: la bellissima massa plastica di Somaini: un’onda, una vittoria senza ali, una sirena. Ma è una scintilla che ricorda tutta la fiamma dell’utopistico fuoco. E’ estremamente importante che quest’eredità venga riconosciuta come patrimonio della città, insieme alla tante architetture che hanno reso l’intera città della Milano del XX secolo un’icona dell’architettura mondiale. Bisogna che il lavoro di questi ‘master builders’ venga riconosciuto non solo come quantità edilizie da trasformare a piacimento, ma come veri e propri monumenti, cioè detentori di memorie che perpetuino il ricordo attivo della creatività della nostra città”.

Riqualificare senza stravolgere. L’intento di Reinventing Cities a Milano

Sulla scia dell’esempio virtuoso degli anni ’60 si propone alla città il bando Reinventing Cities, dedicato alla riqualificazione da parte di realtà private, secondo direttive precise del Comune di zone dismesse o oggetto di degrado urbano. Al momento il bando è giunto alla seconda fase; sono stati selezionati i progettisti finalisti e a marzo saranno decretati i vincitori che potranno realizzare la propria idea nei vari quartieri coinvolti. Tra questi, ci sono anche le zone delle Palazzine Liberty e dell’ex macello, site proprio vicino a Largo Marinai d’Italia. Poiché l’evento è stato organizzato dal distretto urbano Area Porta Romana, l’intervento da parte di Giovanni Guerra e Marino Bottini della Direzione Urbanistica del Comune di Milano ha portato specifiche riflessioni sul valore della rigenerazione urbana in questa parte della città.

L’architetto Guerra ha spiegato come l’area dell’ex macello sia il sito più ampio tra quelli oggetto del concorso Reinventing Cities e che costituisce potenzialmente un importante tassello per la riqualificazione dell’intero settore sud-orientale di Milano, già in corso di trasformazione. La storia di questo grande impianto per la produzione di carni si lega a quella della città annonaria e del passato industriale: una sofisticata macchina taylorista che si è spenta definitivamente il 31 dicembre 2012.

Area Porta Romana e l’impegno nella divulgazione della storia dell’architettura milanese

18 luglio 1966, al Circolo della Stampa sono stati presentati i disegni di Piazza Marinai d’Italia

 

10 settembre 1967, l’inaugurazione del monumento

Luca Baroni, tra i fondatori del distretto Area Porta Romana, distretto organizzatore dell’evento, ha spiegato così il valore dell’evento organizzato:

“L’intento di questo convegno che parte dalla riscoperta di un progetto cittadino poco conosciuto, è stato quello di creare un confronto tra passato e presente in un’analisi di continuità in cui la progettualità si confronti e apra un dialogo con il tempo attuale. La ‘cura’ è quel modo particolare con cui ‘l’uomo’, e nel caso specifico un rappresentante del professionismo colto e illuminato come fu Luigi Caccia Dominioni, si occupa del ‘paesaggio’ come luogo condiviso in continua relazione con chi lo abita ogni giorno, tenendo presente sempre che ogni opera nasce dall’uomo per l’uomo stesso. Area Porta Romana fonda la sua mission nel ricollegare questa zona della città di Milano con i suoi abitanti grazie a diversi percorsi tematici e culturali che consentano di riscoprire il fascino architettonico e urbanistico del quartiere e che lo rendano piazza fisica e di comunità, condivisione e confronto”.

La zona 4 di Milano è stata spesso oggetto di trasformazioni e rivoluzioni urbanistiche, non ultimo è stata coinvolta nel progetto europeo Sharing Cities. Il distretto si occupa da sempre di creare una cultura di comunità di quartiere facendo leva in particolar modo sul valore dell’architettura e del design. Tra le diverse iniziative organizzate ci sono state le visite guidate per conoscere la storia dei restauri dei bagni misteriosi, attualmente gestiti dal Teatro Franco Parenti e tour alla scoperta di spazi verdi nascosti. Più recente il flashmob organizzato in piazza Cardinal Ferrari con l’architetto Memoli che ha parlato pubblicamente del progetto di intervento previsto nella piazza.

Area Porta Romana crede particolarmente nella divulgazione di temi dedicati alla storia architettonica di Milano perché architettura e design interessano il concetto di “abitare”. Anche la città, con i suoi spazi deve poter essere considerata una casa: funzionale e al servizio del cittadino. L’evento in via di organizzazione per il Fuori Salone 2020 sarà dedicato alla realizzazione di luoghi di sosta dove “vedere e usare” il design, in maniera che sia sempre funzionale alle necessità dell’uomo. A questo, come sempre, si collegherà il tema più ampio della sostenibilità. Appuntamento, allora ben sperando, ad aprile!

 

Foto d’apertura, un bozzetto dell’Archivio Somaini

III soluzione
matita e pennarelli colorati su carta da lucido
16,6×21 cm ca

Tutte le immagini d’archivio sono tratte dall’Archivio Somaini.

 

Sponsor dell’evento è stato Ganci Argenterie, uno dei più antichi laboratori artigianali di Milano specializzato in lavorazione e rifinitura dell’argento.

 

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