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Arte rinascimentale, architettura, innovazione, periferie: ecco gli elementi della mostra Rinascimenti, curata da Roberto Mastroianni e organizzata dalla Fondazione ECM con la supervisione dell’Associazione MetaMorfosi e della Fondazione Casa Buonarroti. La mostra sarà inaugurata venerdì 20 novembre alle ore 18.00, ed è in programma dal 21 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 presso la Biblioteca Multimediale Archimede (Piazza Campidoglio, 50) a Settimo Torinese (Torino). L’obiettivo è mettere in relazione e dialogo le opere del grande Maestro del Rinascimento italiano con l’architettura contemporanea, attorno al progetto di trasformazione territoriale denominato “Laguna Verde”. Un dialogo tra antico e contemporaneo intorno all’idea dei rinascimenti che l’arte e l’architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana.

Per la prima volta saranno esposti 14 disegni di architettura di Michelangelo, provenienti da Casa Buonarroti di Firenze, in dialogo con i progetti di architetti contemporanei. Lavori che dimostrano la feconda fantasia creatrice del Maestro e che testimoniano la sua attività di architetto dalla giovinezza fino all’estrema vecchiaia. La libertà e forza d’invenzione, la varietà morfologica degli elementi decorativi, il turgido plasticismo delle forme e il loro contrasto dinamico: tutti elementi che contribuirono in maniera rilevante al rinnovamento dell’immagine urbana di Roma.

Insieme ai disegni di Michelangelo architetto, verranno infatti esposti i progetti e lavori di 5 architetti di livello internazionale che hanno, ognuno in modo diverso e con le sue specifiche caratteristiche, inciso sulla trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese  e dell’area nord-est di Torino. A partire da Renzo Piano, che ha progettato l’ampliamento della fabbrica Pirelli, costruendo il nuovo polo industriale sull’area di via Brescia attraverso l’affiancamento alla struttura esistente di nuove unità produttive, con il conseguente ridisegno dei servizi generali e della logica distributiva interna; Cino Zucchi, progettista e direttore dei lavori della nuova sede direzionale della Lavazza a Torino e vincitore del concorso di progettazione per la realizzazione di un primo lotto residenziale e terziario nell’area di Laguna Verde (concorso indetto nel 2013 da Pirelli e città di Settimo Torinese); Kengo Kuma, l’architetto nipponico che ha curato nel 2013 un workshop su Laguna Verde con una selezione di studenti del Politecnico di Torino e dell’Università di Tokyo; Pier Paolo Maggiora, che ha progettato e redatto il primo master plan di Laguna Verde, poi recepito dal Piano Regolatore della città di Settimo Torinese; per finire con Claudio Silvestrin, progettista del Torino Outlet (Fashion) Village, grande polo del lusso che sorgerà in Laguna Verde.

L’occasione della mostra è proprio la partenza del progetto Laguna Verde – interventi di valorizzazione architettonica nell’area tra Torino e Settimo Torinese, 850.000 mq di territorio che ricuciono la periferia nord-est dell’area metropolitana con interventi di edilizia privata di alta qualità, sostenibile e innovativa – con l’apertura del cantiere che porterà entro la primavera del 2017 all’inaugurazione del Fashion Mall targato Gruppo Stilo, progettato dall’architetto Claudio Silvestrin, orientato ad ospitare alcune delle più importanti griffes italiane, tra cui uno store di Armani.

La mostra RINASCIMENTI, attraverso le opere in mostra e un progetto espositivo innovatore, vuole mettere l’accento sul territorio e le sue trasformazioni, in un’ottica di rivalorizzazione urbanistica di grande attualità, che potrebbe essere definita con le categorie di Renzo Piano, un “rammendo delle periferie”. Laguna Verde rappresenta infatti uno dei maggiori progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area metropolitana torinese, e riguarda una città, Settimo, che ha investito in innovazione e sperimentazione in un continuo dialogo tra istituzioni ed imprese. Scelta che ha permesso alla città di crescere, cambiare, assumere una nuova immagine; di rigenerare gli spazi, creando luoghi nuovi.

Non solo. La mostra è anche il prologo di un progetto più grande, che vuole collocare l’offerta culturale di qualità al centro di Laguna Verde: sarà un luogo di aggregazione, crogiolo di innovazione, simbolo di memoria industriale che continua a fare cultura perché si rinnova e si salda con la capacità di concepire nuove frontiere della moderna impresa globale.

Per ulteriori informazioni guarda sul sito www.mostramichelangelo.it

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