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Si toccano più livelli, da quello urbanistico, a quello energetico, fino a quello prettamente estetico. Il quartiere CasaNova alla primissima periferia di Bolzano rappresenta un esempio di sostenibilità portato sulla scala urbana e non più solo residenziale.

Inserito all’interno della campagna SEE promossa in Italia dal Ministero dell’Ambiente, il quartiere è stato riconosciuto infatti come ottimo esempio, sul territorio nazionale, per l’implementazione di azioni nel campo dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti rinnovabili, per la riduzione delle emissioni di CO2.

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Si contano alloggi per circa 3000 persone distribuiti in 950 appartamenti, a loro volta dislocati nei cosiddetti “castelli”: singoli edifici simili ma ognuno diverso accomunati dagli stessi intenti ecologici, dai percorsi pedonali che li collegano e dalle stesse necessità degli inquilini. L’intera area è stata progettata dall’architetto Siegfried Delueg, vincitore del primo premio del concorso indetto da IPES Bolzano (Istituto per l’edilizia sociale della Provincia di Bolzano) per la realizzazione del quartiere che avesse elevate prestazioni, ma prezzi molto accessibili per fasce meno abbienti.

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Quindi quali sono le caratteristiche eco di CasaNova?

Tutti gli edifici sottostanno ai requisiti di CasaClima in Classe A, grazie all’uso di fonti rinnovabili, alla qualità dei materiali con i quali sono stati progettati tutti i corpi abitativi e grazie all’elevato isolamento termico reso possibile dal sistema a cappotto in lana di roccia.

Tutta l’energia proviene da fonti energetiche rinnovabili, da un sistema di teleriscaldamento, da pompe di calore geotermico, fino in alcuni casi al riscaldamento a pavimento con pannelli radianti e la ventilazione naturale controllata.

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L’orientamento degli edifici e la loro dislocazione sull’area non è affatto casuale, anzi: viene massimizzata l’illuminazione naturale, senza arrivare al surriscaldamento.

Infine, anche gli spazi pubblici e le aree verdi esterne che fanno da cornice agli edifici, hanno standard progettuali molto alti, che hanno visto la partecipazione di vari paesaggisti. Inoltre, un’attenzione particolare è stata data alla mobilità, decisamente contenuta e integrata, se non sostituita, da percorsi pedonali o per le biciclette.

 

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