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Fulton Center, un imponente edificio in vetro e acciaio sovrastato da un’enorme cupola trasparente

Progettato da Grimshaw e Arup e inaugurato a New York, nel cuore di Lower Manhattan, dopo ben tredici anni dall’attentato dell’11 settembre, il “Fulton Center” è una grande stazione metropolitana che detiene in media 300.000 pendolari ogni giorno e collega nove delle più frequentate linee metropolitane della città (A, C, J, Z, R, 2, 3, 4, 5) tra Fulton Street e Broadway.

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Progettato da Grimshaw e Arup e inaugurato a New York, nel cuore di Lower Manhattan, dopo ben tredici anni dall’attentato dell’11 settembre, il “Fulton Center” è una grande stazione metropolitana che detiene in media 300.000 pendolari ogni giorno e collega nove delle più frequentate linee metropolitane della città (A, C, J, Z, R, 2, 3, 4, 5) tra Fulton Street e Broadway.

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La stazione, che sorge nello stesso quartiere del World Trade Center, fu chiusa a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001 a causa di alcuni danneggiamenti subiti dalla struttura. Un imponente piano di ristrutturazione ha trasformato la vecchia stazione in un edificio completamente nuovo, un centro con negozi e uffici che si estende per una superficie complessiva di circa 6130 metri quadrati e che fa da passaggio per circa 300 mila persone al giorno.

Il bisogno di ingrandire le vecchie stazioni della metropolitana di Fulton Street, ormai incapaci di sostenere con efficienza la circolazione dei viaggiatori tra gallerie e collegamenti di nove linee di ferrovia sotterranea ha spinto l’autorità dei trasporti metropolitani (MTA, Metropolitan Transportation Authority) ad affidare gli schemi di sviluppo del nuovo hub di transito ad Arup e Grimshaw che ne hanno ridisegnato la piattaforma di scambio e degli accessi dei passeggeri alla metropolitana.

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Forse molti non sanno che il sistema di metropolitane di New York, il più grande del mondo, è nato storicamente dalla competizione tra società private. Grimshaw e Arup avevano il compito di integrare i collegamenti tra linee sotterranee che, sorte ad opera di tre soggetti storicamente in concorrenza, erano distribuite in un labirinto sotterraneo di percorsi attraverso tre isolati, per farne una stazione percorribile. un intrico di percorsi su differenti livelli e collocazioni disparate che andavano riuniti sotto il tetto di una singola stazione con un elemento che fungesse da catalizzatore.

Grimshaw e Arup hanno risolto il problema dell’affollamento e della facilitazione dei percorsi istallando un gran numero di scale, ascensori e punti d’accesso dotati di scale mobili tra i marciapiedi sotterranei della metropolitana. Il collegamento più importante è quello che consente ai viaggiatori delle linee 4 e 5 (che sono le linee metropolitane più frequentate degli Stati Uniti) di raggiungere i marciapiedi delle linee A, C, J ed M.

La costruzione ha portato alla riabilitazione della stazione, alla creazione di nuovi passaggi sotterranei ed in generale ad una riqualificazione degli spazi con l’obiettivo di creare una struttura capace di rivaleggiare in bellezza con la celebre Grand Station di New York.

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Il progetto però ha subito nel corso degli anni una serie di rallentamenti dovuti al lavoro e ai costi maggiori rispetto al previsto: dai 750 milioni di dollari inizialmente previsti si è passato infatti a 1,4 miliardi di dollari, circa il doppio.

Il Fulton Building, principale edificio della stazione che funge da ingresso e uscita sulla strada, si trova a un isolato dalle nuove costruzioni del World Trade Center ed è stato pensato in funzione di lavoratori e di residenti che in numero sempre maggiore il Comune cerca di attirare in quella zona dopo gli attacchi del 2001.

Sulla strada il Fulton Building, un essenziale cubo di vetro e acciaio dal quale si accede alle 5 stazioni della metropolitana, presenta una facciata vetrata che si estende anche sui lati. Costolature nere d’acciaio a vista dividono le finestre a gruppi di tre, creando un cubo a tre livelli coronato dall’inserimento di una cupola conica, troncata nettamente ad angolo.

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L’ingresso sulla strada consente ai viaggiatori di accedere al sistema della sotterranea da una delle quattro tra scalinate e scale mobili, per arrivare al mezzanino circolare sotterraneo che ne rende possibile lo smistamento come i raggi di una ruota.

Fulcro del progetto è il grande atrio centrale delimitato da un involucro trasparente che raggiunge un’altezza complessiva di 36 metri, dove un enorme oculo di vetro inclinato, orientato a Sud, taglia la parte superiore di una struttura a cupola.

Mezzanino e scale mobili ricevono la luce dall’oculo della cupola sovrastante. Nella cupola James Carpenter ha creato insieme ad Arup e Grimshaw un’installazione artistica intitolata Sky Reflector-Net (“Rete di riflettori del cielo”), una rete dove sono inseriti a mosaico ben 952 pannelli d’alluminio romboidali appesi a cavi, che riflettono la luce dell’oculo all’interno del sottostante piano interrato dell’edificio principale.

(Patrizia Ricci)

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