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La natura dialoga con la città. L’architetto francese Stephane Malka, in passato artista e autore di graffiti, ha presentato a Parigi il progetto di un ristorante dall’exterior molto particolare. Un involucro in legno protegge una struttura trasparente in vetro. Un incontro di materiali diversi per rappresentare il rapporto con la natura.
“Il ristorante EP7 – spiega l’artista – evoca il mito, rappresenta il ritorno a un’architettura originale, ricorda una montagna, un bosco, una raduna. Rappresenta il desiderio di riconnettersi con le nostre radici, generando un rapporto più armonioso con la natura”. Un progetto, sintetizza Stephane Malka, di arte urbana, Land Art.
Il legno grezzo diventa la corteccia che, con profili irregolari, ricopre, quasi a dominarlo, l’edificio. Quest’ultimo è stato realizzato con grandi vetrate trasparenti che, s’intravedono tra un tronco e l’altro fino a dominare sulla facciata principale. Anche la vegetazione caratterizza l’esterno dell’edificio: fiori, alberi e pianti crescono sulle pareti verticali.
Il locale si sviluppa su tre livelli, l’interior è privi di elementi architettonici invasivi; l’ambiente è bianco, dominano le trasparenze e la luce naturale. Scelte che valorizzano la corteccia in legno che domina fino a penetrare lungo il perimetro dell’edificio.
Un’architettura che vuole essere anche una provocazione, un ibrido da costruzione e opera d’arte.