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Bisogna arrivare in Giappone, in un resort di lusso a Onomichi, vicino a Hiroshima, per ammirare questa bellissima cappella nunziale. Opera dello studio NAP Architects, situata a metà di una collina con vista panoramica sul mare interno del Giappone, la cappella nasce dall’elegante incrocio di due spirali che si fondono, diventando una cosa sola.
L’abbraccio tra le due scale a spirali consente di realizzare un edificio a struttura indipendente, dalla composizione senza precedenti e che dal punto di vista architettonico simbolicamente racchiude l’atto del matrimonio in una forma pura. “Una singola spirale – racconta l’architetto Hiroshi Nakamura – sarebbe stata instabile in direzione orizzontale e soggetta a vibrazioni in direzione verticale. Unendo le due scale, in modo che l’una sostenga l’altra, abbiamo realizzato una struttura indipendente e stabile”. Le due spirali si incontrano e si collegano perfettamente in sommità, a 15.4 metri di altezza, formando un unico nastro.
La filosofia del progetto: due spirali che diventano una
Dal movimento delle due scale a chiocciola nasce la cappella, completamente circondata da pareti di cristallo. Circa 80 posti a sedere e una navata centrale di 160 m che conduce all’altare, orientato verso un simbolico albero, dietro al quale è possibile ammirare lo spettacolo dell’oceano.
A differenza dei normali edifici in cui gli elementi sono distinti e identificabili, in questa cappella non ci sono confini tra le strutture, infatti le scale a chiocciola si uniscono a formare il tetto e definire gli spazi, fungendo da elemento decorativo e simbolico. E proprio nell’ideale abbraccio tra le due scale ritroviamo il simbolo dell’unione del matrimonio in cui due persone, ciascuna con il proprio percorso di vita, diventano una sola. Gli sposi percorrono separatamente le due scale, per ricongiungersi nel punto più alto e chiedere al cielo il permesso di unirsi in matrimonio. La coppia, che fino a quel momento ha vissuto vite separate, ridiscende le scale insieme, finalmente unita: questa l’idea suggestiva che sta alla base della progettazione della cappella.
L’esterno dell’edificio è rivestito da pannelli verticali di legno, dipinti di bianco, e rifinito con una lega di zinco titanio, un materiale resistente ai danni da corrosione provocati dalla brezza marina e abbastanza flessibile da poter essere facilmente curvato. Impiegando la lega di zinco su coronamento, pareti, telai soffitto e finestre, la semplicità del progetto si realizza anche attraverso l’uso di un unico materiale.
Il progetto strutturale
Collegando con degli elementi di accoppiamento in quattro diverse direzioni, i quattro punti in cui le due scale avvicinano maggiormente, si è prodotta una sorta di cerchiatura per vincolare le deformazioni verso l’esterno e si è creato un supporto tridimensionale per resistere alle forze orizzontali – facendo sì che le due spirali si auto-sostengano reciprocamente. Dei montanti intermedi in acciaio pieno di 100 millimetri di diametro, soggetti al solo carico verticale, sostengono la spirale interna. La spirale esterna è accoppiata alla spirale interna come fosse uno sbalzo. Al fine di alleggerire il volume della struttura in acciaio nella porzione superiore, è stato utilizzato un dispositivo di isolamento alla base a pendolo, tipico di costruzioni leggere. In tre punti della scala a chiocciola esterna, maggiormente sollecitati da vibrazioni indotte da calpestio, sono stati previsti tre smorzatori a massa (TMD).
Si è inoltre previsto che, una volta rimosso il ponteggio, l’edificio avrebbe subito al massimo 30 millimetri di rotazione per sedimentazione sotto il proprio peso, che avrebbe potuto causare l’inclinazione dei montanti intermedi. È stato quindi sviluppato un modello strutturale che applicasse una stessa quantità di coppia inversa per contrastare la forza di rotazione predeterminata causata dalla sedimentazione naturale. Di conseguenza, i montanti, deliberatamente inclinati in costruzione, sono diventati verticali dopo il completamento della costruzione con un margine di errore di 2/1.000 tra i piani. Questo sofisticato e coraggioso progetto strutturale è stato ideato da Ikuhide Shibata di Arup.
Tutte le vetrate differiscono in altezza, spessore e forma. Per consentire alle lastre di vetro di muoversi liberamente quando soggette alla torsione dell’edificio durante un terremoto o forti venti, ciascun pannello è stato dotato di sostegni puntuali (DPG) collocati sul lato interno alla base dell’alloggiamento in zinco titanio.
Architetti: NAP Architects
Luogo: Hiroshima, Giappone
Area: 80.0 m2
Anno di progettazione: 2013
Fotografia: Koji Fujii / Nacasa & Partners Inc
Progetto strutturale: Ove Arup & Partners Ltd
Area del sito: 2500 m2
Images © Koji Fujii / Nacasa & Partners Inc
(Patrizia Ricci)