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In Triennale, in una sala, erano raccolti alcuni progetti dal design unico e tutti accomunati da qualcosa, l’uso di una tecnologia che – per motivi economici – non è ancora utilizzata su larga scala se non nel mondo decorativo. Al momento l’uso degli Oled è infatti ancora strettamente legato al mondo dell’arredo e alle sperimentazioni, ma nel tempo, ci si aspetta che gli Oled siano in grado di offrire soluzioni di illuminazione che potranno dare origine a un nuovo uso della luce. Questo grazie alla loro lunga durata (20.000 ore di durata) e alle loro caratteristiche – ultra piatti e privi di riflessi, senza emissione di calore.

L’installazione che ha avuto luogo ad aprile a Milano aveva davvero una magia unica, dettata proprio dal particolare tipo di luce che gli Oled emettono. Come in una sala da ballo con tanto di lampadari, convivevano tre diversi prodotti di design.

Lungo le pareti, Lucky Eye di Cibicworkshop, una creazione che vive della luce impalpabile di pannelli Oled e che si ispira all’antica credenza secondo cui gli specchi delle cartomanti portano fortuna ai loro proprietari. Da qui il nome di questo oggetto “magico” e luminoso. Completavano l’allestimento due progetti del francese Thierry Gaugain: la lampada scultura Peau d’Ane, ispirata alla pioggia luminosa I.Rain, e Bellmondo, una piccola lampada senza fili e ricaricabile, adatta sia per interni sia per esterni, che racchiude al suo interno uno o più moduli Oled.

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Tutta l’esposizione era promossa da BlackBody, azienda dedicata al design creato con Oled.

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