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Molte cose sono cambiate in pochi anni e molte  cambieranno nel prossimo futuro a partire proprio dal Led. Maggiore efficienza, migliore qualità cromatica, maggiore flusso luminoso e riduzione dei costi sono i fattori che determineranno nel prossimo futuro la definitiva affermazione della nuova sorgente di luce artificiale.

Se da un punto di vista tecnologico la trasformazione verso l’illuminazione a stato solido sembra essere entrata nella fase più attiva, dal punto di vista del Design degli apparecchi di illuminazione prevale ancora un approccio essenzialmente tradizionale in cui la tendenza è quella di adattare la nuova tecnologia alle forme tipiche degli apparecchi disegnati per le sorgenti tradizionali. Un approccio dovuto in parte alla necessità di poter offrire in tempi brevi prodotti a Led che il mercato sta chiedendo con sempre maggior insistenza, ma anche e soprattutto alla mancanza di una chiara indicazione della natura “formale” della nuova sorgente Led. Un apparecchio tradizionale prende forma partendo da un oggetto ben conosciuto quale la lampadina, mentre nel caso dei Led il designer si trova di fronte ad una sorgente che non lo vincola, che non gli offre un preciso punto di partenza; una maggior libertà che paradossalmente limita talvolta la sperimentazione a favore di un approccio più conservativo.

La prova di questa esigenza è data dalla nascita dei cosiddetti COB o LED array: molte sorgenti Led vengono assemblate su una unica base quadrata di alluminio o ceramica delle dimensioni di un paio di centimetri e con un flusso luminoso confrontabile con le sorgenti tradizionali ad alogenuri metallici; una sorta di lampada Led con una forma definita su cui è possibile costruire un apparecchio di illuminazione del tutto simile a quelli realizzati con sorgenti tradizionali. Accanto a questo approccio “conservativo” si sta sviluppando un approccio più sperimentale e innovativo, in cui si cerca di sfruttare appieno la natura puntiforme dei Led; avere la possibilità di distribuire queste singole sorgenti puntiformi potrebbe dare la possibilità di realizzare linee luminose o addirittura superfici luminose passando da un approccio mono o bidimensionale ad un approccio tridimensionale.

Il designer non sarebbe più vincolato ad una singola fonte di emissione ma avrebbe la possibilità di creare forme luminose, di plasmare la materia creando apparecchi di illuminazione realmente innovativi. La resistenza maggiore a questo approccio è di natura tecnologica; se da un lato tale possibilità è realmente affascinante, dall’altro ci si scontra con problematiche tecniche di non facile soluzione. Ma i produttori di Led sono attenti a queste esigenze; un esempio è dato da un prodotto che ha recentemente vinto il Design Excellence Award al Lightfair 2013: una sorta di superficie flessibile realizzata con Led di bassa potenza.

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